La sensazione del tennis italiano, Matteo Berrettini, ha recentemente condiviso i suoi pensieri su una questione che ha suscitato scalpore tra i migliori giocatori di tennis del mondo: la natura in cambiamento delle palline utilizzate nei tornei professionistici. Berrettini, finalista a Wimbledon nel 2021, ha affrontato la controversia crescente, sostenendo che il problema non è necessariamente il rallentamento delle palline, ma l’incoerenza nei tipi utilizzati.
Negli ultimi due anni, diversi giocatori di spicco sia del circuito ATP che WTA hanno espresso le loro preoccupazioni riguardo alle palline impiegate nel gioco, con alcuni che hanno persino suggerito un legame tra le palline e gli infortuni dei giocatori. Daniil Medvedev, un critico accanito delle palline Dunlop, ha recentemente affermato che le “palline e i campi molto lenti” hanno ostacolato il suo stile di gioco, influenzando le sue prestazioni nell’ultimo anno.
Questo sentimento è stato condiviso da Taylor Fritz all’inizio di febbraio, che ha criticato le palline utilizzate in Australia definendole “le più morte di sempre”, arrivando persino ad attribuire loro un infortunio obliquo. Queste lamentele hanno sollevato interrogativi sulla qualità e sull’incoerenza dell’attrezzatura utilizzata nello sport.
Tuttavia, Berrettini ha fornito una visione sfumata della questione. Pur riconoscendo che le palline sembrano effettivamente più lente rispetto a prima, ha sottolineato la necessità di coerenza nel tipo di pallina utilizzata. Berrettini ha suggerito che il regolare cambiamento del tipo di palline utilizzate nei tornei – apparentemente su base settimanale – è il nocciolo della questione.
La stella del tennis italiano ha sostenuto un approccio uniforme al tipo di palline utilizzate su superfici specifiche. Ad esempio, se un torneo si svolge su terra battuta, lo stesso tipo di pallina dovrebbe essere utilizzato in tutto il torneo. Una tale coerenza, secondo Berrettini, è cruciale non solo per il gioco, ma anche per la sicurezza dei giocatori, poiché la qualità della pallina può influenzare significativamente il rischio di infortuni.
Nonostante le critiche diffuse, Berrettini ha un’opinione favorevole sulle palline Dunlop, ritenendole le migliori. Questo, però, ammette, è una questione di preferenza personale, e le opinioni tra i giocatori variano significativamente.
Berrettini, che di recente è arrivato ai quarti di finale a Dubai, ha fatto notizia la settimana scorsa quando ha sconfitto il numero uno al mondo, Novak Djokovic, a Doha. Nonostante questa vittoria, Berrettini non è riuscito a mantenere la sua striscia vincente, cedendo a Jack Draper nei quarti di finale.
In sintesi, mentre il rallentamento delle palline utilizzate nei match di tennis professionistico è stato un punto di contesa, Berrettini sostiene che l’incoerenza nel tipo di palline utilizzate sia il problema più grande da affrontare. I commenti della stella del tennis italiano aggiungono una nuova dimensione al dibattito in corso, suggerendo che la soluzione potrebbe risiedere nella standardizzazione delle palline utilizzate su superfici specifiche.