L’Arnold Palmer Invitational è stato niente meno che uno spettacolo di golf avvincente, con la straordinaria performance di Michael Kim che ha rubato la scena. L’americano, molto amato dai fan, continua a deliziare, attestandosi a cinque colpi sotto il par e solo cinque colpi dietro la testa di serie mentre ci prepariamo per il round finale.
La straordinaria costanza di Kim è stata un punto culminante dalla sua seconda posizione all’WM Phoenix Open. Un attestato della sua forma sono i tre piazzamenti tra i primi 15 e un notevole sesto posto al recente Cognizant Classic.
Contribuendo in modo significativo alla sua ascesa è il suo migliorato gioco corto, grazie alla sua collaborazione con l’allenatore Joe Mayo. Il 31enne Kim ha assistito a un marcato miglioramento, attualmente classificandosi sesto nel scrambling sul PGA Tour e ventesimo per colpi guadagnati intorno ai green.
Mentre ci avviciniamo all’apice dell’Arnold Palmer Invitational, Kim si trova in una posizione per catapultare la sua carriera nel regno dei migliori giocatori del mondo. Tuttavia, questo richiede che superi il leader del torneo, Collin Morikawa, che è dieci colpi sotto al Bay Hill. Morikawa è alla ricerca della sua prima vittoria dal 2023.
I difficili green di Bay Hill sono stati una prova severa per tutti i giocatori durante la settimana. Kim, in particolare, ha trovato il decimo green un avversario formidabile. Nelle sue parole, “Questi green sono piuttosto pazzi. Sono croccanti. Sento che il decimo green potrebbe essere morto, solo il fertilizzante è l’unica cosa che lo tiene in vita, ma a malapena.”
Kim e la sensazione scozzese Bob MacIntyre, suo compagno di sabato, hanno sperimentato in prima persona la difficoltà dei green. I loro putt sono andati otto piedi oltre piuttosto rapidamente, evidenziando la natura insidiosa del campo di gioco. Mantenere un approccio conservativo sui green è stata la strategia che sembrava funzionare meglio, secondo Kim.
MacIntyre, la stella europea della Ryder Cup, ha anche buone possibilità di affrontare il round finale. Dopo aver guadagnato tre colpi sul front nine e un ulteriore colpo sul back, ha concluso con un punteggio di 68 (quattro sotto). Date le condizioni ventose previste per domenica, MacIntyre potrebbe rivelarsi un ottimo match per la sfida.
In altre notizie, la stella della Presidents Cup degli USA, Russell Henley, è alle calcagna di Morikawa, in ritardo di solo un colpo. Una serie di quattro birdie consecutivi sul back nine lo ha spinto in alto nella classifica.
Nel frattempo, Tony Finau si allinea a Kim a cinque sotto, con Jason Day a sette sotto, tre colpi dietro. D’altra parte, il numero tre del mondo Xander Schauffele si è trovato in fondo alla classifica. Il vincitore di due major, che sta facendo solo la sua seconda apparizione della stagione, sta ancora cercando di trovare il suo ritmo.
Mentre l’Arnold Palmer Invitational si avvicina a una conclusione emozionante, il palcoscenico è pronto per un golf ad alto rischio, dove abilità, strategia e un tocco di fortuna determineranno il vincitore finale.