I negoziatori in Qatar stanno correndo contro il tempo per finalizzare un accordo di cessate il fuoco tra Israele e Hamas che potrebbe porre fine a oltre un anno di conflitto devastante a Gaza. Nonostante l’ottimismo da parte dei mediatori e delle parti coinvolte, i colloqui rimangono in una fase delicata, con dettagli critici ancora irrisolti.
Progresso verso un Cessate il Fuoco
Il potenziale accordo, mediato da Qatar, Egitto e Stati Uniti, potrebbe portare un tanto necessario sollievo a Gaza, dove la guerra ha ucciso decine di migliaia di persone e ha sfollato la maggior parte della popolazione. Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha espresso un ottimismo cauto, definendo l’accordo “vicino”, mentre il presidente eletto Donald Trump ha riportato di aver fissato il 20 gennaio, giorno della sua inaugurazione, come una scadenza di fatto per un accordo.
“L’accordo … libererebbe gli ostaggi, fermerebbe i combattimenti, fornirebbe sicurezza a Israele e ci permetterebbe di aumentare significativamente l’assistenza umanitaria ai palestinesi,” ha dichiarato Biden.
Ostaggi per Prigionieri: Il Cuore dell’Accordo
Il deal proposto prevede uno scambio graduale di ostaggi detenuti da Hamas e Jihad Islamica a Gaza per i detenuti palestinesi nelle prigioni israeliane:
- Fase 1: Israele rilascerà 1.000 prigionieri palestinesi, comprese donne, bambini e anziani, in cambio di 33 ostaggi. Questa fase durerà 60 giorni.
- Fasi successive: Altri ostaggi e detenuti saranno scambiati man mano che la fiducia cresce tra le parti.
Per le famiglie degli ostaggi, le emozioni sono alte. “Dobbiamo tenere i piedi per terra, ma le nostre teste sono tra le nuvole,” ha detto Meirav Leshem Gonen, la cui figlia è tra quelle catturate.
Escalation prima della pace
Mentre le negoziazioni procedono, i combattimenti continuano senza sosta. I bombardamenti aerei israeliani hanno colpito Gaza durante la notte, uccidendo 27 palestinesi, tra cui un giornalista e diversi civili a Khan Younis e Deir Al-Balah. I funzionari della salute di Gaza hanno riportato oltre 46.000 morti palestinesi da quando il conflitto è iniziato nell’ottobre 2023, a seguito di un attacco guidato da Hamas contro Israele che ha ucciso 1.200 persone e catturato più di 250 ostaggi.
Il conflitto si è esteso ben oltre Gaza, alimentando le tensioni in tutto il Medio Oriente, dal Libano allo Yemen, e sollevando timori di una guerra totale tra Israele e Iran.
Una scadenza imminente
L’urgenza di un cessate il fuoco è sottolineata dall’imminente amministrazione di Trump. Trump ha avvertito di “un inferno da pagare” se gli ostaggi non saranno liberati prima della sua inaugurazione, segnalando la possibilità di un coinvolgimento statunitense escalato se non si raggiunge un accordo.
Con Biden che chiede un’ultima spinta prima di lasciare l’incarico, il tempo scorre per i negoziatori in Qatar. L’esito potrebbe definire non solo il prossimo capitolo nel conflitto Israele-Hamas, ma anche il panorama geopolitico dell’intera regione.