Bill Clinton Affronta il Famigerato Scherzo del Tasto ‘W’ e Altre Rivelazioni nel Nuovo Memoir
Il precedente presidente Bill Clinton ha rotto il silenzio riguardo all’infamante affermazione che il personale in partenza dalla Casa Bianca abbia vandalizzato le tastiere rimuovendo la lettera ‘W’—un attacco al suo successore, il presidente George W. Bush. Nel suo memoir appena pubblicato, Citizen – My Life After The White House, Clinton riflette sullo scandalo e affronta altre controversie che lo hanno accompagnato da quando ha lasciato l’incarico.
La Controversia del Tasto ‘W’
La bizzarra affermazione è emersa nel 2001, sostenendo che il personale di Clinton avesse sabotato sistematicamente le tastiere della Casa Bianca rimuovendo i tasti ‘W’, un riferimento all’iniziale di mezzo di Bush. Inoltre, le accuse includevano armadi incollati, messaggi osceni lasciati sulle segreterie telefoniche e stoviglie distrutte su Air Force One.
Clinton nega direttamente alcune di queste accuse, scrivendo:
“Il personale della Casa Bianca mi ha chiesto di portare via i tavoli dicendo che non volevano tenerli o conservarli. E nessuno su Air Force One ha distrutto merce governativa.”
Tuttavia, sembra meno sicuro riguardo al vandalismo della tastiera, ammettendo:
“Non sapevo della presunta rimozione dei tasti ‘W’, ma tutta la faccenda mi infastidiva perché volevo una transizione fluida e cooperativa.”
Un’indagine del Comitato Generale di Contabilità ha successivamente riscontrato danni, scherzi e furti per un valore di $15.000, ma non sono state intraprese azioni legali.
Rivisitazione degli Scandali di Epstein e Lewinsky
Le memorie di Clinton approfondiscono i suoi legami controversi con Jeffrey Epstein, il finanziere screditato accusato di traffico sessuale di minori. Clinton ammette di aver volato sul jet privato di Epstein nel 2002 e 2003, ma nega di aver visitato l’isola privata di Epstein:
“Viaggiare sull’aereo di Epstein non è valso gli anni di domande successive. Vorrei non averlo mai incontrato.”
Il libro rivisita anche la sua relazione con Monica Lewinsky, raccontando la sua intervista del 2018 con Today Show, dove è stato interrogato su se avesse mai chiesto scusa direttamente a Lewinsky. Clinton riconosce le sue scuse pubbliche, ma ammette che l’intervista è stata “non il mio momento migliore.”
Un Memoir Pieno di Riflessione
A 78 anni, le riflessioni di Clinton in Citizen rivelano una miscela di sfida e rimpianto mentre affronta controversie risalenti a decenni fa. Dal gioco del ‘W’ alle sue associazioni e fallimenti personali, l’ex presidente offre uno sguardo raro e sincero sulla sua prospettiva post-presidenziale.