Il progetto di conservazione African Parks del Principe Harry è nuovamente sotto accusa mentre emergono nuove accuse, rivelando un orribile incidente in cui una donna incinta sarebbe stata calpestata, con conseguente perdita del suo bambino non ancora nato. Il Duca di Sussex, che in precedenza era il presidente dell’organizzazione, ora fa parte del suo consiglio.
Gli appartenenti alla tribù Baka della Repubblica del Congo si sono fatti avanti per accusare i ranger di African Parks non solo di averli stuprati, ma anche di averli sottoposti a torture. Questo scandalo è emerso nel 2024 quando Survival International, un gruppo di attivisti a favore dei popoli indigeni, ha sollevato le proprie preoccupazioni con il Principe Harry.
Le ultime accuse sono emerse dopo che African Parks ha chiesto l’aiuto di Omnia Strategy, uno studio legale fondato da Cherie Blair, moglie dell’ex Primo Ministro britannico Tony Blair, per condurre un’indagine su queste affermazioni. Secondo Survival International, un gruppo di donne della tribù Baka è stato promesso un incontro con la direzione riguardo alla distruzione delle loro coltivazioni da parte degli elefanti.
Paul Renaut di Survival International ha condiviso i dettagli dell’incidente con Newsweek, affermando che quando il manager di alto livello di African Parks non si è presentato all’incontro, le donne hanno espresso le loro lamentele. Tuttavia, invece di affrontare le loro preoccupazioni, i guardaparco ecologici avrebbero frustato e picchiato le donne con forza fino a farle andare via. Tragicamente, una donna è stata calpestata e ha subito la devastante perdita del suo bambino.
African Parks ha rilasciato una dichiarazione a Newsweek riconoscendo che gli ecoguardi di Odzala hanno segnalato questo presunto incidente nel maggio 2024 e lo hanno prontamente condiviso con Omnia per un’indagine indipendente. L’organizzazione si è impegnata a rispondere ai risultati di Omnia una volta che la loro indagine si concluderà all’inizio del prossimo anno.
Renaut ha espresso la sua preoccupazione per la violenza continua nonostante l’attenzione internazionale sia stata rivolta alle azioni di African Parks. Ha sottolineato che anche durante un’indagine in corso come questa, continuano a verificarsi incidenti violenti, minando le affermazioni dell’organizzazione riguardo ai miglioramenti e alla tolleranza zero per gli abusi.
Omnia Strategy ha confermato di essere a conoscenza dell’incidente e lo includerà nella loro indagine. La gravità di queste accuse ha suscitato indignazione diffusa e richieste di giustizia.
Le accuse iniziali che hanno innescato l’indagine includevano anche un racconto straziante di un ranger che ha condotto una donna nella foresta pluviale e l’ha stuprata mentre teneva in braccio il suo bambino. Ella Ene, citata dal The Mail on Sunday nel gennaio 2024, ha raccontato come il ranger l’abbia minacciata con una pistola prima di costringerla a allontanarsi da casa sua. Ha condiviso con coraggio: “Stavo tenendo il mio bambino mentre venivo stuprata e cercavo di proteggerlo. La mia prima reazione era stata quella di proteggere il mio bambino. È stato molto violento.”
Un’altra persona intervistata dal giornale ha descritto di essere stata ammanettata, frustata con una cintura e persino costretta a immergere la testa sott’acqua.
In risposta a queste gravi accuse, African Parks ha rilasciato una dichiarazione all’inizio di quest’anno sottolineando la loro politica di tolleranza zero nei confronti di qualsiasi forma di abuso e il loro impegno a tutelare i diritti delle popolazioni locali e indigene. Hanno assicurato che tutte le accuse sarebbero state approfonditamente investigate e affrontate tempestivamente.
L’organizzazione è venuta a conoscenza di queste accuse nel 2023, quando uno dei membri del loro consiglio ha ricevuto una lettera da Survival International che dettagliava gli abusi sui diritti umani commessi dagli eco-guardiani contro le comunità locali che vivono vicino al Parco Nazionale Odzala-Kokoua.
Queste rivelazioni scioccanti hanno nuovamente gettato un’ombra sul coinvolgimento del Principe Harry con African Parks. Mentre le indagini continuano, rimane cruciale stabilire la responsabilità, garantendo giustizia per coloro che sono stati colpiti da queste presunte atrocità.