La Grecia ha promesso di fornire all’Ucraina 24 missili anti-aerei e anti-missile Sea Sparrow, rafforzando le capacità difensive dell’Ucraina contro i persistenti attacchi aerei russi. I missili, provenienti dagli inventari della marina e dell’aeronautica greca, sono stati considerati surplus e non più operativi per l’uso militare greco, secondo Kathimerini, un’importante testata giornalistica greca.
Modificati per Sistemi dell’Era Sovietica
I missili Sea Sparrow, originariamente progettati per la difesa imbarcata, saranno probabilmente impiegati attraverso i sistemi di difesa aerea Buk dell’era sovietica modificati dell’Ucraina nell’ambito del programma FrankenSAM del Pentagono. Questa iniziativa innovativa riutilizza munizioni esistenti per operare su piattaforme più vecchie, offrendo all’Ucraina un modo economico per rafforzare la propria rete di difesa aerea.
Inoltre, i rapporti suggeriscono che questi missili potrebbero essere ulteriormente adattati per droni d’attacco, dimostrando la loro versatilità in scenari di guerra moderna.
Un Pacchetto di Aiuti Militari Più Ampio
I Sea Sparrow fanno parte di un pacchetto di aiuti militari più ampio dalla Grecia, che include proiettili di artiglieria, armamenti e munizioni. Tuttavia, Atene ha esitato nel fornire sistemi più avanzati come il S-300 e i sistemi missilistici Patriot, citando preoccupazioni per la sicurezza nazionale e la mancanza di sostituti adeguati.
Capacità del Sea Sparrow
Sviluppato inizialmente come un sistema di difesa a punto basato su nave, il RIM-7 Sea Sparrow è un missile a corto raggio capace di difendere contro aerei e missili anti-nave. Le specifiche chiave includono:
- Portata: 19 chilometri (12 miglia)
- Testata: frammentazione esplosiva da 90 libbre (41 chilogrammi)
- Versatilità della piattaforma: può essere lanciato da lanciatori a terra o integrato con altri sistemi
L’Ucraina ha ricevuto per la prima volta missili Sea Sparrow dagli Stati Uniti all’inizio del 2023, con un ulteriore lotto di otto inviato dal Belgio più tardi nello stesso anno.
Un Potenziamento Strategico in Mezzo a Richieste Ripetute
Il contributo greco arriva nel contesto delle continue richieste dell’Ucraina per piattaforme avanzate di difesa aerea per contrastare attacchi aerei e missilistici russi sempre più sofisticati. Sebbene la Grecia abbia scelto di non separarsi dai suoi sistemi S-300, citando esigenze operative, la fornitura dei Sea Sparrow segnala un continuo supporto occidentale per l’infrastruttura di difesa dell’Ucraina.
Potenziare le Capacità di Difesa dell’Ucraina
Con l’intensificarsi delle campagne aeree russe, la consegna di questi missili sottolinea l’impegno degli alleati della NATO nel supportare le esigenze di difesa dell’Ucraina. I versatili missili Sea Sparrow, una volta integrati nei sistemi esistenti dell’Ucraina, miglioreranno ulteriormente la sua capacità di difendere infrastrutture critiche e aree civili contro le minacce aeree.