I criminali stranieri che sono riusciti a sfuggire alla deportazione sono stati responsabili di oltre 10.000 reati nel corso di un solo anno, secondo dati allarmanti rilasciati dal Ministero della Giustizia. I dati rivelano un preoccupante modello di recidiva tra i reati non deportati, suscitando urgenti richieste di riforma.
Nell’anno che si è concluso a marzo 2022, 3.235 criminali stranieri rilasciati dalle carceri del Regno Unito hanno commesso 10.012 crimini, con un aumento del 25% rispetto all’anno precedente. Tra questi reati vi erano 1.412 aggressioni violente, 2.688 furti, 213 crimini sessuali e persino omicidi. I dati includono anche i trasgressori che sono tornati illegalmente in Gran Bretagna dopo una precedente deportazione.
Casi notevoli evidenziano le devastanti conseguenze di questi fallimenti nella deportazione. Il cittadino giamaicano Ernesto Elliott, con 17 reati precedenti, era programmato per la deportazione nel 2020 ma è rimasto nel Regno Unito dopo un appello legale dell’ultimo minuto. Sei mesi dopo, ha ucciso un uomo in una sanguinosa rissa con coltelli. Allo stesso modo, il trafficante di droga albanese Lloyd Byfield è riuscito a evitare la deportazione per compiere un brutale attacco con martello e coltello, che ha portato alla morte di una donna di 26 anni.
I dati evidenziano anche come le lacune legali e gli appelli basati sulle leggi sui diritti umani abbiano ritardato o ostacolato le deportazioni. Nel caso di Elliott, le interventi di celebrità e figure politiche hanno invocato il suo “diritto alla vita familiare” per bloccare l’espulsione, una rivendicazione ripetuta in numerosi altri appelli per la deportazione.
Il tasso di recidiva per i criminali stranieri rilasciati nel Regno Unito rimane disturbantemente alto. I furti hanno registrato il tasso più elevato, con quasi il 45% dei trasgressori che commettono reati ripetuti. Questi dati aggravano la frustrazione pubblica riguardo all’efficacia dell’applicazione delle leggi sull’immigrazione e della sicurezza delle frontiere.
La Segretaria di Stato per l’Interno Yvette Cooper ha affrontato domande in Parlamento dopo che i dati sono stati ottenuti dal deputato Rupert Lowe. L’ex ministro dell’immigrazione Robert Jenrick ha esortato il governo a intensificare gli sforzi di espulsione, affermando: “Ogni leva dello stato deve essere azionata per garantire che questi criminali siano riportati nei loro paesi d’origine.”
Reoffensori di alto profilo come il “Rolex Ripper” Amine Bentaib, un cittadino algerino, e il ladro albanese Dorian Puka evidenziano ulteriormente le sfide. Bentaib ha tentato un furto di alto valore nel 2023 dopo aver evitato l’espulsione, mentre Puka, precedentemente espulso, ha ostentato il suo ritorno illegale sui social media, posando con una Ferrari e orologi di lusso.
I critici sostengono che le lacune nell’applicazione della legge abbiano incoraggiato i trasgressori. Anche persone precedentemente espulse, come Armando Gjoka e Mauricio Myftaraj, sono state catturate mentre commettevano nuovamente reati dopo essere rientrate illegalmente nel Regno Unito. Il Ministero dell’Interno è stato oggetto di critiche per la sua incapacità di agire fino a quando le lunghe richieste di asilo e i ricorsi non sono completamente elaborati.
mentre il governo afferma che i tassi di espulsione sono migliorati sotto le nuove politiche, i sostenitori sostengono che l’attuale sistema lascia i cittadini vulnerabili a reati ripetuti. Mentre la nazione affronta questo problema, le richieste di misure più severe e cooperazione internazionale per accelerare le espulsioni diventano sempre più forti.