In una sentenza storica per i diritti LGBTQIA+, la corte suprema di Hong Kong ha affermato martedì che le coppie dello stesso sesso hanno diritto a un accesso equo all’edilizia pubblica e ai diritti di eredità. Questa decisione, che si oppone direttamente alla posizione del governo, segna un importante passo avanti nella lotta continua per l’uguaglianza nella regione.
Sei anni di battaglie legali si concludono in trionfo
La sentenza unanime, pronunciata dal giudice Andrew Cheung, ha respinto i ricorsi del governo in due casi chiave riguardanti i diritti abitativi e di eredità per le coppie dello stesso sesso. “La corte respinge all’unanimità i ricorsi del governo,” ha dichiarato il giudice Cheung, ponendo fine a una lotta legale di sei anni.
Il primo caso coinvolgeva il residente di Hong Kong Nick Infinger, che ha citato in giudizio il governo dopo essere stato escluso dall’edilizia pubblica con il suo partner a causa di una politica che non li riconosceva come una “famiglia normale”. Il suo caso è stato accoppiato con quello di Henry Li e del suo defunto marito, Edgar Ng, che hanno contestato le regole discriminatorie riguardanti l’edilizia sovvenzionata e l’eredità che escludevano le coppie dello stesso sesso.
Un colpo alle politiche discriminatorie
La decisione di martedì rappresenta una vittoria cruciale per la comunità LGBTQIA+, in particolare nel sistema di edilizia pubblica di Hong Kong, che ospita il 28% dei 7,5 milioni di residenti della città. Le coppie dello stesso sesso saranno ora idonee per gli stessi benefici abitativi delle coppie eterosessuali, inclusi l’accesso all’acquisto di appartamenti sovvenzionati.
La corte ha affrontato anche le leggi sull’eredità, che in precedenza negavano alle coppie dello stesso sesso i diritti riservati ai coniugi eterosessuali. Queste sentenze segnano un cambiamento verso la demolizione di barriere legali di lunga data che hanno emarginato gli individui LGBTQIA+ a Hong Kong.
Progressi nonostante le limitazioni
Se da un lato questa decisione rafforza i diritti delle coppie dello stesso sesso, dall’altro arriva dopo una sentenza del 2023 della Corte d’Appello Finale che ha respinto il matrimonio tra persone dello stesso sesso. Quella decisione, tuttavia, ha costretto il governo a creare un quadro giuridico alternativo per le coppie dello stesso sesso entro il 2025—una mossa che gli attivisti LGBTQIA+ sperano porterà a ulteriori riforme.
Resistenza del governo e speranza della comunità
I tentativi del governo di appellarsi alle decisioni dei tribunali inferiori sono stati accolti con ampie critiche, con gli attivisti che accusano i funzionari di procedere lentamente sull’uguaglianza. Nonostante questa resistenza, l’ultima sentenza della corte ha energizzato la comunità LGBTQIA+, che la considera una vittoria cruciale nella più ampia spinta per il riconoscimento e la protezione legale.
Henry Li, riflettendo sulla sua vittoria dopo la morte del marito, ha definito la sentenza agrodolce ma essenziale per aprire la strada ad altri. “Non si tratta solo di me o di Edgar. Si tratta di tutti coloro che meritano il diritto di amare e vivere senza discriminazioni,” ha detto.
Una regione a un bivio
Hong Kong, spesso visto come un ponte tra Est e Ovest, rimane profondamente diviso sui diritti LGBTQIA+. Sebbene questa sentenza offra speranza per il progresso, la città è ancora indietro rispetto ad altri centri finanziari globali nel riconoscere le unioni tra persone dello stesso sesso.
Poiché il governo ora affronta una crescente pressione per creare politiche inclusive, resta la domanda: queste sentenze saranno un punto di svolta nella marcia di Hong Kong verso l’uguaglianza, o semplicemente un’altra battaglia in una guerra in corso per la giustizia? Per ora, la comunità LGBTQIA+ celebra una vittoria conquistata con fatica, anche se la lotta continua.