Conosciuto come il torneo più impegnativo dell’anno, il US Open, con i suoi green ad alta velocità e il folto rough, rappresenta una sfida severa anche per i migliori golfisti del mondo. I sussurri intorno ai ‘folle’ green di Oakmont, sede del US Open 2025, hanno già iniziato a circolare. Phil Mickelson, nel 2016, ha dichiarato Oakmont come il campo più difficile che avesse mai affrontato.
L’imminente sfida del 2024 a Pinehurst, un capolavoro di Donald Ross, è anche prevista come impegnativa con i suoi insidiosi green a forma di tartaruga. L’ultima sfida a Pinehurst ha visto Bryson DeChambeau emergere vittorioso con un punteggio di sei sotto, nonostante le formidabili difficoltà.
Tuttavia, il US Open ha una storia di punteggi vincenti sopra il par. Il più notevole tra questi è il trionfo di Olin Dutra con 13 colpi sopra il par nel 1934, il più alto mai registrato nella storia del US Open. Ambientato nello splendido Merion Golf Club, lo stesso luogo in cui Justin Rose ha conquistato la sua prima vittoria importante, Dutra ha realizzato una vittoria storica.
In svantaggio di otto colpi dopo i primi 36 buche, Dutra ha ribaltato la situazione con una prestazione mozzafiato, finendo un colpo davanti a Gene Sarazen. Questo incredibile recupero ha stabilito un record per il più grande cambiamento di punteggio dopo 36 buche nella storia del torneo, un record che è rimasto fino al 1980 quando Arnold Palmer lo ha superato.
La vittoria di Dutra al US Open è stata il suo secondo titolo major, il primo essendo il PGA Championship nel 1932.
Le vittorie sopra il par, però, sono diventate una rarità nelle edizioni più recenti del US Open. L’ultima di queste è stata sette anni fa a Shinnecock Hills quando Brooks Koepka ha vinto il campionato con un punteggio di uno sopra. Prima di Koepka, Justin Rose ha vinto a Merion con un punteggio di uno sopra, e Webb Simpson ha assicurato la vittoria con lo stesso punteggio nel 2012 all’Olympic Club.
Andando indietro, Angel Cabrera vinse a Oakmont nel 2007 con un punteggio di cinque sopra il par, e nel 2006, Geoff Ogilvy conquistò la vittoria con un punteggio sopra il par, capitalizzando sull’errore di Phil Mickelson al 72° buco a Winged Foot. Questa tendenza delle vittorie sopra il par sta a testimoniare la natura impegnativa degli US Open e il coraggio necessario per emergere vittoriosi in questo prestigioso evento.