Commentatore di golf leggendario e stella nascente Min Woo Lee si uniscono in un grido di protesta contro le tattiche non convenzionali di lettura del green dei professionisti del PGA Tour
Il rinomato commentatore di golf, Jim Nantz, non ha peli sulla lingua quando si tratta del suo disprezzo per il metodo di lettura del green AimPoint. In un recente sfogo durante il Genesis Invitational, Nantz ha criticato la tecnica per il suo ruolo nel rallentare il ritmo del gioco, esclamando: “Mi fa davvero impazzire vedere le loro spalle rivolte verso la buca, mentre cercano di percepire la pendenza, e poi camminano altri cinque piedi e lo rifanno.”
Ad unirsi a Nantz nella sua opposizione vocale c’è il giovane e talentuoso Min Woo Lee, la cui recente vittoria all’Houston Open 2025 ha messo in mostra un approccio innovativo e comico alla lettura del green. Prima di imbucare un putt cruciale, Lee ha ironicamente ignorato i metodi convenzionali posizionandosi direttamente sopra la buca, valutando la pendenza e poi imbucando con sicurezza il tiro da una certa distanza. Questa strategia non ortodossa non solo ha intrattenuto gli spettatori, ma si è anche rivelata notevolmente efficace.
Aggiungendo al divertimento, Lee era stato visto in precedenza deridere i gesti esagerati associati all’AimPoint, evidenziando la complessità a volte assurda delle tecniche tradizionali di lettura del green. Il suo trionfo è una testimonianza del potere dell’intuizione e della semplicità in uno sport spesso oscurato da tecnicismi.
La collaborazione tra Jim Nantz e Min Woo Lee nel denunciare le pratiche controverse all’interno del PGA Tour illumina il dibattito in corso tra innovazione e tradizione nel mondo del golf professionistico. Mentre queste figure influenti continuano a sfidare lo status quo, il futuro dei metodi di lettura del green rimane incerto, ma una cosa è chiara: lo sport è in procinto di vivere un viaggio vivace e imprevedibile.
Rimanete sintonizzati per ulteriori aggiornamenti mentre questo dinamico duo guida la carica contro le pratiche obsolete sui green, rimodellando il panorama del golf professionistico un putt alla volta.