La potenziale fusione tra il PGA Tour e il PIF è in sospeso da quasi due anni, con gli appassionati di golf di tutto il mondo che aspettano con ansia che l’inchiostro si asciughi. Tuttavia, il recente fermento di attività, inclusa una riunione cruciale con l’ex presidente Donald Trump alla Casa Bianca, ha rinvigorito la conversazione.
In una svolta sorprendente, Rory McIlroy, noto critico del LIV, ha messo i bastoni tra le ruote dei procedimenti. Poco prima dell’Arnold Palmer Invitational, McIlroy ha espresso la sua convinzione che il PGA Tour non necessiti necessariamente di un accordo con il LIV. Il suo cambio di posizione è destinato a sconvolgere alcuni dei principali investitori del PGA Tour.
Andy Lack, in un’intervista al podcast Inside Golf, ha fatto luce sulla situazione. Lack ha espresso stupore per i commenti di McIlroy, dato che il Strategic Sports Group (SSG) aveva investito una somma sostanziale, con l’aspettativa che un accordo si concretizzasse. Ha sottolineato che i big del SSG, tra cui Marc Lasry e John Henry, avevano investito ben 3 miliardi di dollari aspettandosi che il PIF ricambiasse con un investimento nel prodotto del PGA Tour.
Nonostante la controversia, uno sviluppo notevole è stato il crescente rispetto tra McIlroy e Donald Trump. Questa nuova camaraderie è stata evidente quando McIlroy è stato visto in compagnia della nipote di Trump, Kai Trump, al Genesis Invitational Pro-Am. Kai ha condiviso uno scatto della loro uscita e persino un trailer video su YouTube del loro giro, sul suo account Instagram ufficiale.
In una recente dichiarazione, Trump non ha usato mezzi termini riguardo alla sua alta considerazione per McIlroy. Ha lodato le abilità golfistiche del nordirlandese e la sua recente vittoria all’AT&T Pebble Beach Pro-Am. Trump ha persino previsto McIlroy come uno dei favoriti al PLAYERS Championship.
Interessantemente, McIlroy sembra aver ammorbidito la sua posizione sia nei confronti della lega che di Trump nel tempo. Recentemente ha parlato dell’influenza considerevole di Trump, in particolare nei colloqui di unificazione in corso tra il PGA Tour e LIV Golf. Ha raccontato della loro discussione durante un round di golf a febbraio, dove Trump ha espresso il suo supporto per il PGA Tour e il suo disappunto per il formato a 54 buche di LIV Golf, gli elementi di squadra e i tee time a “shotgun”.
McIlroy ha anche riconosciuto l’influenza significativa di Trump, specialmente in Medio Oriente, dove le sue parole hanno un peso considerevole. Riconoscendo l’accesso unico di Trump a figure influenti come Yasir Al-Rumayyan, McIlroy ha dichiarato: “Può essere influente”.
Mentre il futuro del golf è in bilico, questa crescente relazione tra McIlroy e Trump potrebbe rivelarsi strumentale nel plasmare l’esito.