I Broncos licenziano l’allenatore Wilhoite a seguito di un’accusa di aggressione
I Denver Broncos hanno preso una decisione significativa licenziando l’allenatore dei linebacker esterni Michael Wilhoite dopo il suo arresto per un’accusa di aggressione di secondo grado. Questa azione improvvisa ha scosso l’organizzazione, lasciando in sospeso le strategie future della squadra.
Accuse gravi portano al licenziamento
Come riportato da Mike Klis di 9NEWS, i Broncos hanno terminato il contratto di Wilhoite circa una settimana dopo l’incidente di aggressione che ha coinvolto un agente di pace. L’allenatore capo Sean Payton ha affrontato la situazione, sottolineando la gravità delle accuse e la necessità di separarsi da Wilhoite. Payton ha espresso apprezzamento per i contributi passati di Wilhoite, ma ha sottolineato la necessità di un’azione decisiva alla luce delle circostanze.
Tempismo sfortunato e indagini in corso
L’incidente si è verificato poco prima che lo staff tecnico dei Broncos fosse programmato per partire per l’NFL Scouting Combine a Indianapolis. Payton ha confermato discussioni in corso con le autorità locali e i funzionari della lega per raccogliere informazioni e gestire la situazione in modo appropriato. La squadra è impegnata a seguire i protocolli stabiliti e a garantire trasparenza durante tutto il processo.
Perdita di un allenatore prezioso
La partenza di Wilhoite rappresenta un colpo per i Broncos, dato il successo della sua unità di allenamento nella stagione precedente. Sotto la sua guida, giocatori come Nik Bonitto e Jonathon Cooper hanno raggiunto numeri di sack impressionanti, superando le aspettative. Anche i rookie Jonah Elliss e Dondrea Tillman hanno dato contributi significativi al pass rush della squadra. Nonostante questo ostacolo, il ritorno dell’allenatore del pass rush Jamar Cain offre una parvenza di continuità per i linebacker esterni mentre affrontano questo periodo difficile.