Real Madrid, il famoso club di calcio spagnolo, potrebbe affrontare delle ripercussioni a causa di accuse di cori omofobi rivolti al stimato allenatore del Manchester City, Pep Guardiola. I cori sono stati un incidente ricorrente durante le visite di Guardiola al Santiago Bernabeu, risalendo ai suoi giorni da giocatore al Barcellona. L’Unione delle Federazioni Calcistiche Europee (UEFA) ha finalmente deciso di prendere provvedimenti contro queste offese.
In seguito alle trasgressioni, il Real Madrid è stato multato con una sanzione di €30.000 e una sospensione di due anni di una parziale chiusura dello stadio da parte dell’UEFA. La potenziale chiusura dello stadio è una conseguenza diretta dei cori e della loro natura omofoba. Se i tifosi del Bernabeu violeranno nuovamente le normative, la pena potrebbe aumentare fino alla chiusura di 500 posti per la successiva partita di competizione europea. Questa punizione, sebbene significativa, è considerata da alcuni come una risposta relativamente mite alla violazione.
Il coro offensivo in questione è in diretta contravvenzione delle normative UEFA. L’organo di governo afferma chiaramente che qualsiasi forma di insulto o abuso basato su razza, religione, origine, colore della pelle o genere porterà a conseguenze severe. Le sanzioni possono variare da un minimo di dieci partite di sospensione, a un periodo di tempo specificato, o anche misure più punitive ritenute adeguate dalle autorità.
Il coro stesso fa riferimento alla devastante crisi dell’HIV/AIDS che ha colpito la comunità gay negli anni ’80 e ’90, causando innumerevoli vittime. Il quartiere di Madrid, Chueca, celebrato per la sua inclusività e la vibrante comunità LGBTQ+, è anch’esso menzionato nel coro. Durante il periodo di Guardiola come giocatore del Barcellona, ci furono speculazioni sulla sua orientamento sessuale, voci che lui ha successivamente chiarito come infondate.
Questo rapporto è un pezzo sindacato che è apparso originariamente su Football Espana, offrendo un chiaro promemoria del persistente problema dell’omofobia nello sport. In un’era in cui l’inclusività e la diversità sono promosse, tali casi servono come un sobrio promemoria che c’è ancora molta strada da fare. La decisione della UEFA di penalizzare il Real Madrid per i cori omofobi è un passo nella giusta direzione, ma sottolinea anche l’importanza di regolamenti più severi e conseguenze più significative per tali violazioni nel mondo del calcio.