In una mossa sorprendente che ha scosso il mondo del calcio, la Ligue de Football Professionnel (LFP), l’organo di governo supremo della Ligue 1, ha imposto una sospensione di nove mesi all’allenatore del Lione, Paulo Fonseca. Questa decisione segue il acceso alterco di Fonseca con l’arbitro Benoît Millot durante la recente vittoria del Lione per 2-1 contro il Brest.
La LFP ha proclamato la sospensione in una dichiarazione pubblica mercoledì, che coincideva con il 52° compleanno dell’allenatore portoghese. Le severe sanzioni impediranno a Fonseca di entrare in panchina, di svolgere qualsiasi attività ufficiale prima, durante o dopo le partite, e di accedere agli spogliatoi degli ufficiali fino alla fine di novembre.
La controversia si è sviluppata durante la partita di domenica quando un potenziale rigore per il Brest non è stato concesso dopo una revisione. L’incidente ha suscitato l’ira di Fonseca, portando a un confronto aggressivo con l’arbitro, che ha comportato l’espulsione per il suo “atteggiamento intimidatorio”, come dichiarato da Millot.
Il racconto di Millot sull’evento intensifica ulteriormente la gravità della situazione. L’arbitro sostiene che il comportamento di Fonseca sia degenerato, culminando in un tentativo di colpo di testa. L’incidente ha segnato un capitolo sfortunato nel mandato di Fonseca come allenatore del Lione, una posizione che ha assunto solo a gennaio dopo aver lasciato Milano un mese prima.
Fonseca ha espresso rammarico per le sue azioni dopo la partita, ma il danno era già stato fatto. Il club del Lione non ha ancora risposto al verdetto, lasciando spettatori e tifosi in uno stato di attesa e incertezza.
Il sindacato degli arbitri francesi aveva precedentemente espresso preoccupazione per la sicurezza dei suoi membri e delle loro famiglie. Il sindacato ha dichiarato che i suoi membri avrebbero esercitato il diritto di dimettersi di fronte al pericolo, una dichiarazione che è stata stimolata da un incidente che ha coinvolto il presidente del Marsiglia, Pablo Longoria. Longoria ha affrontato una tempesta di critiche e una squalifica di 15 partite da parte della LFP dopo commenti denigratori che hanno incitato un presunto “sfogo di odio.”
Questa azione rigorosa contro Paulo Fonseca riafferma l’impegno della LFP a mantenere il decoro e il rispetto nello sport. Serve come un chiaro promemoria che il comportamento aggressivo e le confrontazioni non hanno posto nel calcio, indipendentemente dalle circostanze. In quest’era di crescente attenzione sul comportamento di giocatori e allenatori, questo incidente servirà senza dubbio come precedente per la condotta futura all’interno dei confini del calcio professionistico.