Andrea Petkovic, una ex semifinalista del Roland Garros, ha presentato una teoria intrigante riguardo alla decisione dell’Agenzia Mondiale Antidoping (WADA) di sospendere Jannik Sinner, nonostante l’agenzia abbia riconosciuto che la stella del tennis italiano non ha violato intenzionalmente le norme antidoping.
Sinner, il tennista numero uno al mondo e vincitore di tre titoli del Grande Slam, ha ricevuto una sospensione di tre mesi da parte della WADA, escludendolo dalla competizione dal 9 febbraio al 4 maggio. Questa decisione ha suscitato un ampio dibattito e speculazioni, con molti osservatori che si chiedono se il noto giocatore abbia ricevuto un trattamento di favore.
Il piano originale prevedeva che Sinner apparisse in un’udienza del Tribunale Arbitrale dello Sport (CAS) a metà aprile, dove affrontava il rischio di una sospensione di uno o due anni. Il brusco cambiamento da parte della WADA, da una richiesta di una sospensione più lunga a una risoluzione con una sospensione di tre mesi, ha suscitato curiosità su cosa abbia portato al cambiamento di posizione dell’agenzia.
Parlando nel Rennae Stubbs Tennis Podcast, Petkovic ha descritto la decisione come complessa, con sfumature politiche. Ha suggerito che la WADA inizialmente non riconoscesse l’entità dell’influenza di Sinner nello sport e che la loro decisione di negoziare la sospensione fosse un tentativo di evitare un possibile contraccolpo.
Petkovic ha affermato: “Questa è una decisione politica, nessuno è contento di essa, sì, c’è stata una negoziazione ma c’era una sfumatura quando loro [WADA] hanno deciso che non aveva imbrogliato, non sapevano chi fosse. Ora, sanno chi è e per questo è stato in grado di negoziare. Se la WADA sbaglia su questo con Jannik Sinner, che era il numero 1 al mondo, ha vinto più titoli del Grande Slam, tutti nel mondo ne stanno parlando.”
Ha ulteriormente chiarito la sua prospettiva spiegando che la WADA non voleva che altri giocatori incolpassero i membri della loro squadra per eventuali violazioni future. Ha dichiarato: “Perché stiamo bannando il ragazzo? Questo ragazzo non ha barato, crediamo alla sua storia, perché lo stiamo bannando? Penso che perché si sono resi conto che se lasciano correre questa cosa, ogni giocatore da ora in poi dirà: ‘Ma era un membro della mia squadra.’ E allora sono nei guai seri.”
Infatti, la dichiarazione della WADA ha confermato che il fisioterapista di Sinner era responsabile della violazione, ma ha anche sottolineato che i giocatori dovrebbero assumersi la responsabilità per gli errori della loro squadra. Questo sentimento sembra sottolineare la teoria di Petkovic, indicando che il divieto potrebbe essere stato un tentativo di far rispettare la responsabilità all’interno delle squadre, piuttosto che una punizione per un comportamento intenzionalmente scorretto.