In una sorprendente svolta che nessun fan del tennis si aspettava, Andy Murray ha annunciato di aver collaborato con Novak Djokovic come suo nuovo allenatore, affermando scherzosamente che la sua missione è “sabotare” le possibilità di Djokovic di vincere un altro Australian Open. L’appuntamento ha scosso il mondo del tennis, dato il leggendario antagonismo tra i due, che ha visto sette finali di Grand Slam e numerosi incontri di grande richiamo.
“Sabotando” Djokovic: La divertente opinione di Murray
Durante un’intervista sul campo all’Arena Rod Laver dopo un incontro di esibizione contro Alexander Zverev, Murray ha scherzato sull’ironia di allenare ora l’uomo che gli ha negato quattro titoli dell’Australian Open.
“Ho giocato qui un paio di volte. Sì… non sono mai riuscito a vincere, purtroppo. Quest’uomo (indica Djokovic) è stato il responsabile di tutto questo. Quindi, ora sono qui per sabotare le sue possibilità di vincere un altro.”
Il commento scherzoso ha suscitato risate tra il pubblico e ha aggiunto un ulteriore livello di intrigo alla loro nuova collaborazione.
Una Rivalità Trasformata in Alleanza
La decisione di Djokovic di coinvolgere Murray nel suo team è stata inaspettata ma logica, data l’esperienza di Murray nel competere ai massimi livelli. Mentre Djokovic era sicuro delle capacità di Murray di offrire spunti sulle pressioni del tennis d’élite, il tre volte vincitore del Grande Slam ha ammesso che inizialmente non aveva preso in considerazione l’idea di allenare.
Murray ha ricordato:
“Stavo giocando a golf quando Novak e io ci siamo scambiati chiamate perse e messaggi. Il ragazzo con cui ero ha chiesto se avrei preso in considerazione l’idea di allenare, e io ho risposto: ‘Onestamente, non riesco a pensare a nulla di peggio.’ Trenta minuti dopo, ero al telefono con Novak a discutere l’idea.”
Un Prova a Melbourne
Prima di impegnarsi in una partnership a lungo termine, Murray e Djokovic hanno deciso di valutare la loro dinamica lavorativa durante la off-season. Murray si è unito ufficialmente a Djokovic a Melbourne, dove hanno lavorato insieme durante le partite di allenamento, incluso un set serrato contro Carlos Alcaraz, che Djokovic ha vinto 7-5.
Gli osservatori hanno notato la natura collaborativa delle loro sessioni, con Murray che offriva consigli sul colpo di dritto di Djokovic e sul timing del passo di separazione, cercando anche di comprendere la mentalità del serbo nei momenti cruciali.
Perché la partnership ha senso
Murray, nonostante la sua mancanza di esperienza precedente come allenatore, porta una prospettiva unica come ex rivale che ha affrontato Djokovic sotto pressione intensa. Djokovic ha spiegato che la comprensione di Murray delle esigenze mentali e tattiche del tennis del Grande Slam lo rendeva un abbinamento perfetto.
“Andy ha attraversato tutto—finali, sconfitte difficili, vittorie epiche. Sa com’è esibirsi sotto i riflettori, e questo è qualcosa che apprezzo nel mio team,” ha detto Djokovic.
Cosa c’è dopo?
La partnership sarà valutata dopo l’Australian Open, con entrambe le parti che decideranno se continuare la loro collaborazione.
Murray ha concluso:
“È un’opportunità piuttosto unica lavorare con qualcuno come Novak. Abbiamo concordato di fare una prova, e ci rivaluteremo dopo il torneo. Per ora, sono concentrato ad aiutarlo a prepararsi e a vedere dove ci porterà questo viaggio.”
Mentre Djokovic punta a un undicesimo titolo all’Australian Open, il mondo osserverà per vedere come si sviluppa questo affascinante duo allenatore-giocatore.