La sospensione dell’asso del tennis numero uno al mondo, Jannik Sinner, iniziata il 9 febbraio e che si concluderà il 4 maggio, proprio alla vigilia del Rome Masters 1000, ha messo in luce le dure conseguenze finanziarie che il giocatore dovrà affrontare. Durante questa pausa forzata, Sinner è destinato a perdere sei tornei chiave, portando a una perdita totale di 1600 punti.
Il prodigio del tennis italiano è sospeso non solo dalla partecipazione a quattro tornei Masters 1000, ma anche dalle gare a Doha e Monaco. La sospensione è il risultato di un accordo tra Sinner e l’Agenzia Mondiale Antidoping (WADA), che sicuramente getterà un’ombra sulla reputazione di Sinner e sulla sua posizione nel ranking ATP. Tuttavia, per il campione di tre Grand Slam, la sospensione attuale potrebbe essere vista come un male minore, rispetto alla potenziale sospensione di uno o due anni che avrebbe potuto affrontare se fosse passato attraverso un processo davanti al Tribunale Arbitrale dello Sport di Losanna.
Nonostante questo contrattempo, è importante notare che il vantaggio di Sinner nel ranking ATP rispetto a concorrenti come Alexander Zverev e Carlos Alcaraz gli consente di avere un po’ di respiro. Si prevede che tornerà a Roland Garros mantenendo il suo status di numero uno al mondo, a meno di imprevisti sconvolgimenti.
Le implicazioni finanziarie della sospensione di Sinner non sono trascurabili. Il 23enne di Sesto Pusteria è atteso a una diminuzione delle sue entrate rispetto all’anno precedente, quando ha accumulato un totale di 65 milioni di dollari. Le proiezioni mostrano che Sinner potrebbe affrontare un deficit di circa 2-3 milioni di dollari nei prossimi tre mesi a causa della sua incapacità di partecipare ai tornei.
Il caso di doping, che è stato un tema delicato per Sinner, ha culminato in un anno pieno di stress per il giovane giocatore. Tuttavia, i suoi sponsor sono rimasti fermi e solidali durante questo periodo tumultuoso.
In una recente intervista con ‘Sky News’, Jamie Singer, uno degli avvocati di Sinner, ha fatto luce sulle difficoltà che hanno affrontato nel convincere Sinner ad accettare l’accordo con la WADA. Singer ha rivelato: “Sinner ha ricevuto un trattamento molto severo, ma tutti hanno il diritto di esprimere la propria opinione. Ci è voluto del tempo per convincerlo che questo accordo era la cosa migliore da fare.” Ha anche sottolineato che molti giocatori sono stati rapidi nel giudicare questo caso, sostenendo la necessità di un’indagine più approfondita sui fatti. Singer ha insistito sul fatto che non c’è stata favoritismo durante il processo e ha messo in evidenza le circostanze uniche che circondano il caso di Sinner.