In un’improvvisa svolta degli eventi, il celebre campione di tennis, Novak Djokovic, è stato invitato a riconsiderare le sue strategie di allenamento. Questo consiglio arriva in mezzo a un notevole calo delle sue prestazioni, caratterizzato da una serie di sconfitte che il serbo non ha vissuto da sette anni. La sua ultima sconfitta è stata un sorprendente 6-2, 3-6, 6-1 contro l’outsider, Botic van de Zandschulp, nella partita di apertura di Indian Wells.
Questa sconfitta segna la terza sconfitta consecutiva di Djokovic, dopo un’uscita anticipata al Qatar Open dove è stato battuto da Matteo Berrettini e un ritiro prematuro a causa di un infortunio dalla sua semifinale agli Australian Open contro Alexander Zverev. Questi recenti sviluppi hanno sollevato dubbi sul futuro della carriera illustre di Djokovic, che vanta 24 titoli del Grande Slam.
La star del tennis ha riconosciuto apertamente le sue difficoltà, affermando: “Le cose sono ovviamente diverse per me negli ultimi due anni. Ho avuto difficoltà a giocare al livello desiderato.” Nonostante alcuni alti occasionali, Djokovic ha ammesso che mantenere una prestazione costante è stata una sfida per lui.
Djokovic, attualmente classificato settimo al mondo, è pronto a partecipare al Miami Open in Florida. Nonostante sia un sei volte campione di Miami, questo torneo segna la sua prima apparizione dal 2019. I fan attendono con ansia se Djokovic riuscirà a invertire la rotta a suo favore e a conquistare il suo primo titolo al Miami Open dal 2016.
Tuttavia, la ridotta partecipazione del 37enne ai tornei dal 2024, principalmente a causa di problemi fisici, è stata un motivo di preoccupazione. Heinz Gunthardt, ex numero 22 al mondo e rinomato allenatore della leggenda del tennis Steffi Graf, ha offerto le sue opinioni sulla situazione di Djokovic. Ha sottolineato la necessità di un allenamento efficiente e di una concentrazione quotidiana, affermando: “Giocare così poco diventa un vero handicap. La fiducia e i riflessi derivano anche dal ritmo delle partite.”
Gunthardt non è estraneo alle pressioni del tennis di alto livello, avendo allenato Graf a 22 titoli del Grande Slam in singolare e a un record di 377 settimane come numero 1 del mondo. La carriera di Graf, che si è conclusa quando aveva solo 30 anni, offre alcune somiglianze con le attuali circostanze di Djokovic, specialmente in termini di gestione degli infortuni. Ha superato infortuni significativi per vincere il suo 22° titolo importante a Roland Garros poco prima di ritirarsi.
Secondo Gunthardt, il successo di Graf nonostante i suoi infortuni era dovuto alla massimizzazione del suo limitato tempo di allenamento. Questo approccio, suggerisce, potrebbe essere utile anche per Djokovic. Ha aggiunto: “Ci allenavamo meno spesso, ma ogni minuto contava. Devi allenarti nel miglior modo possibile.”
Mentre Djokovic affronta questa fase difficile della sua carriera, sta attualmente collaborando con l’ex rivale, il tre volte campione del Grande Slam Andy Murray. Con la guida di Murray, Djokovic spera di ritrovare la sua forma e tornare ai suoi successi. Mentre il mondo del tennis osserva con il fiato sospeso, solo il tempo dirà se Djokovic riuscirà a riprendersi dai suoi recenti insuccessi e riconquistare il suo posto al vertice del gioco.