L’asso del tennis Novak Djokovic ha recentemente affrontato accuse di comportamenti “sgradevoli” durante le sessioni di allenamento, grazie al collega del Tour ATP, Jules Marie. Nonostante la reputazione di Djokovic come una delle figure più rispettate nella storia del tennis, Marie ha affermato che ci sono disparità nel comportamento del serbo sia davanti che dietro le telecamere.
Marie, il tennista francese che conta un seguito significativo su YouTube di oltre 130.000, ha condiviso i suoi incontri poco piacevoli con Djokovic, il campione di 24 titoli del Grande Slam noto per la sua intensa personalità in campo. I ricordi di giocare con Djokovic, il maestro serbo di 38 anni, non sono affatto piacevoli per Marie.
Il giocatore francese di 33 anni ha ricordato la sua esperienza di sparring con Djokovic al Roland Garros 2021, un evento che Djokovic ha poi vinto. Ha confidato che Djokovic mostrava costantemente un atteggiamento spiacevole durante le loro interazioni. “Quando ero un sparring partner a Roland Garros, ho giocato cinque volte con Djokovic, e lui è stato sgradevole tutte e cinque le volte,” ha rivelato Marie.
Marie ha ulteriormente descritto i suoi incontri tesi con Djokovic, dicendo che giocare con lui era come camminare su una lastra di ghiaccio sottile. Una semplice palla colpita a 1,5 metri da Djokovic avrebbe provocato uno sguardo severo da parte del serbo, come se stesse avvisando Marie di non ripetere l’atto. Marie ha anche ricordato un incidente specifico in cui Djokovic si è rifiutato di giocare una palla servita da lui, sostenendo che era compito del suo allenatore servire. Dopo il servizio del suo allenatore, Djokovic avrebbe colpito la palla così in alto da raggiungere un’altezza di 50 metri, lasciando Marie perplesso e considerando l’atto tutt’altro che piacevole.
Tuttavia, Marie ha notato un cambiamento significativo nel comportamento di Djokovic durante l’Australian Open dell’anno successivo. Marie ha suggerito che la presenza delle telecamere durante questo evento ha tenuto sotto controllo il comportamento “sgradevole” di Djokovic. “D’altra parte, all’Australian Open, non ero più un sparring partner; ero un giocatore. Quindi era diverso,” ha osservato Marie.
La dedizione intensa di Djokovic per lo sport è stata ben documentata, e il suo ex rivale Andy Murray, che ora è diventato allenatore, ha ribadito questo sentimento. Murray ha citato la ricerca incessante di Djokovic per il miglioramento e l’approccio serio al gioco come fattori chiave che contribuiscono al suo status di uno dei più grandi del settore. “I migliori giocatori la prendono sul serio e vogliono migliorare, e non è sempre facile. È impegnativo, ma è estremamente gratificante quando si fa un passo avanti in un allenamento e qualcosa inizia a sembrare un po’ meglio,” ha opinato Murray.
Le recenti accuse arrivano in un momento difficile per Djokovic, che sta affrontando un calo di forma. Ha subito sconfitte consecutive, perdendo in set consecutivi contro Matteo Berrettini nel turno di 32 al Qatar Open e subendo un’uscita precoce nel turno di 64 agli Indian Wells Masters, per mano di Botic van de Zandschulp.