Nick Kyrgios continua, senza sosta, con le sue frecciatine rivolte al numero uno del mondo Jannik Sinner, suscitando grande interesse tra gli appassionati di tennis. Questo incessante battibecco deriva dallo scandalo del doping che ha coinvolto Sinner, una situazione che sembra aver infastidito il vincitore del doppio agli Australian Open 2022. L’accettazione da parte di Sinner di una sospensione di tre mesi imposta dalla WADA la settimana scorsa non ha scoraggiato Kyrgios dal tenere l’italiano nel suo mirino. Ma cosa ha esattamente scatenato questo ultimo giro di frecciatine di Kyrgios nei confronti del vincitore di tre Major?
Alexandre Muller, tennista professionista francese che partecipa al Rio Open, ha condiviso un aggiornamento il 21 febbraio dopo aver sconfitto la stella in ascesa Joao Fonseca e Tomas Martin Etcheverry dall’Argentina negli ottavi di finale. Dopo una partita estenuante che si è conclusa con una vittoria in due set per Muller (7-5, 7-6(5)), gli è stato chiesto di sottoporsi a un test antidoping a mezzanotte. Ha espresso la sua frustrazione tramite un post sui social media, criticando il tour ATP per il test intempestivo.
I test antidoping sono un protocollo standard nel mondo del tennis professionistico, condotti per verificare la presenza di sostanze proibite. Tuttavia, il tempismo del test di Muller – condotto mentre stava ancora recuperando dalla sua partita – non gli è andato a genio. Questo incidente ha offerto a Kyrgios un’altra opportunità per commentare sarcasticamente la controversia sul doping di Sinner. Ha rapidamente risposto al post di Muller, consigliandogli di dichiarare ignoranza e incolpare il suo team se fosse risultato positivo.
Il commento di Kyrgios era un chiaro riferimento alla difesa di Sinner nel suo stesso scandalo di doping. Dopo essere risultato positivo all’agente anabolizzante Clostebol in due occasioni diverse, Sinner, insieme al suo team, è riuscito a convincere l’International Tennis Integrity Agency (ITIA) che non era colpevole. Sinner ha affermato che il suo ex fisioterapista ha introdotto inconsapevolmente la sostanza vietata nel suo sistema applicando uno spray contenente Clostebol su una ferita durante un massaggio. L’ITIA ha assolto Sinner da qualsiasi colpa nel mese di agosto, citando “nessuna colpa o negligenza”.
Nonostante il verdetto dell’ITIA, Kyrgios non ha ritirato le sue critiche. L’avvocato di Sinner è recentemente intervenuto per difendere il suo cliente contro le polemiche, criticando coloro che erano pronti a giudicare senza conoscere tutti i dettagli.
Nick Kyrgios è stato particolarmente vocal nel suo disappunto per il divieto di 90 giorni inflitto a Sinner. Ha espresso pubblicamente la sua insoddisfazione, commentando che la sentenza era ingiusta e segnava un “giorno triste per il tennis”. Anche Novak Djokovic, campione di Slam 24 volte, ha espresso le sue preoccupazioni riguardo al presunto favoritismo. L’ex professionista britannico dell’ATP Tim Henman ha anche commentato, suggerendo che il tempismo del divieto sembrava sospettosamente conveniente, poiché non avrebbe interrotto la partecipazione di Sinner ai tornei importanti, incluso il Roland Garros.
Jeremy Singer, rappresentante legale di Sinner, ha difeso strenuamente il suo cliente in mezzo alla controversia. Ha risposto ai critici, sostenendo che mentre i giocatori erano pronti a giudicare, non erano a conoscenza dell’intera storia. Singer ha anche sottolineato l’ipocrisia dei giocatori che criticano Sinner mentre cercano di minimizzare incidenti simili che accadono a loro.
Indipendentemente dalla difesa presentata da Sinner e dal suo team legale, Kyrgios non mostra segni di voler smettere con le sue critiche. La domanda rimane, Kyrgios smetterà mai di lanciare le sue incessanti frecciate a Sinner? Solo il tempo lo dirà.