Nick Kyrgios, la star del tennis australiano noto per la sua schiettezza, continua a esprimere il suo disappunto riguardo alla gestione del caso di doping di Jannik Sinner. Nonostante la conclusione dell’indagine indipendente dell’ITIA che ha stabilito che Sinner era “senza colpa o negligenza”, Kyrgios è rimasto fermo nelle sue critiche da quando l’italiano è stato scagionato dalle accuse di doping dopo aver fallito due test a Indian Wells. Etichettando la decisione dell’ITIA come “assurda”, Kyrgios rimane profondamente insoddisfatto della soluzione dell’Agenzia Mondiale Antidoping (WADA) che ha portato a una banale sospensione di tre mesi per Sinner.
Un recente post virale sui social media immaginava un distopico 2084 in cui un Kyrgios invecchiato era ancora amareggiato per il caso di doping di Sinner. Il veterano tedesco del tennis, Boris Becker, ha risposto al post con un semplice “Lol” – un commento che non è piaciuto all’australiano.
Kyrgios, noto per la sua lingua tagliente e il suo spirito veloce, ha prontamente risposto al commento di Becker facendo riferimento ai suoi passati problemi legali. Becker, ex campione di Wimbledon a 17 anni, ha scontato otto mesi di una pena di due anni e mezzo nel 2022 per aver occultato e trasferito denaro durante le procedure di fallimento. È stato anche condannato per evasione fiscale in Germania nel 2002. Mai uno che le manda a dire, Kyrgios ha ribattuto con un pungente “Che c’è, criminale.”
Il rimprovero dell’australiano a Sinner è stato spesso liquidato come “rancore”. Ha ripetutamente condannato la dichiarazione di Sinner secondo cui una sostanza vietata sarebbe entrata nel suo corpo attraverso uno spray per massaggi usato dal suo ex-fisioterapista, Giacomo Naldi. Kyrgios ha anche lanciato frecciate a qualsiasi individuo che supportasse Sinner, incluso l’ex numero 1 al mondo Andy Roddick, accusandoli di utilizzare sostanze dopanti.
Nonostante la percezione diffusa, Kyrgios continua a negare che le sue critiche siano alimentate da un risentimento personale. Insiste sul fatto che il suo problema è con la percepita mancanza di equità.
La sua disputa con Becker risale al 2023, quando ha messo in discussione il livello di abilità dei giocatori dell’era di Becker rispetto alla generazione attuale. Questo ha scatenato una guerra di parole, con Becker che criticava Kyrgios per la sua mancanza di rispetto verso i giocatori del passato e il suo fallimento nel conquistare un titolo importante. Kyrgios, imperturbabile, ha difeso la sua credibilità, evidenziando le sue vittorie su Federer, Nadal, Djokovic e Murray.
Che si tratti della sua faida in corso con Becker o della sua incessante critica a Sinner, una cosa è chiara: Nick Kyrgios non è uno che si tira indietro dalle sue convinzioni. La domanda ora è: per quanto tempo Sinner rimarrà nel mirino di Kyrgios?