Hollywood è stato scosso fino al suo nucleo mentre l’attrice Blake Lively presenta una dura denuncia legale contro il suo co-protagonista e produttore di It Ends With Us, Justin Baldoni, accusandolo di molestie sessuali e di aver orchestrato una campagna per distruggere la sua reputazione. Il dramma legale ha attirato il supporto pubblico delle sue co-protagoniste di Sisterhood of the Traveling Pants, America Ferrera, Amber Tamblyn e Alexis Bledel, così come dell’autrice di It Ends With Us, Colleen Hoover, intensificando i riflettori su questa battaglia ad alto rischio.
“Le Accuse: Un Set Ostile e Tossico”
La denuncia di Lively, presentata al Dipartimento dei Diritti Civili della California, sostiene di aver subito molestie ripetute da Baldoni e dal CEO di Wayfarer Studios, Jamey Heath, durante la produzione del dramma romantico. Le accuse includono osservazioni inappropriate riguardo alla loro dipendenza dalla pornografia, discussioni indesiderate sui loro genitali e tentativi di costringere Lively ad aggiungere scene di sesso esplicite oltre il copione approvato. Lively sostiene inoltre che Baldoni le abbia detto in modo bizzarro di poter comunicare con suo padre defunto.
Le accuse sono culminate in un incontro di gennaio 2024 che ha coinvolto Lively, Baldoni, Heath e altri, incluso suo marito, Ryan Reynolds. Secondo la denuncia legale di Lively, l’incontro mirava a affrontare il “clima di lavoro ostile”, ma lei sostiene che invece di risolvere i problemi, Baldoni e Heath hanno intensificato i loro sforzi per danneggiare la sua carriera.
“Supporto da Hollywood e Oltre”
Le ex co-star di Lively, Ferrera, Tamblyn e Bledel, hanno rilasciato una dichiarazione potente su Instagram, stando al suo fianco:
“Stiamo con lei in solidarietà mentre combatte contro la presunta campagna intrapresa per distruggere la sua reputazione. L’ipocrisia di sfruttare le storie delle sopravvissute alla violenza domestica per silenziare una donna che cercava sicurezza è sconcertante.”
L’autrice Colleen Hoover, il cui libro ha ispirato il film, ha anche espresso il suo sostegno, definendo Lively “onesta, gentile, solidale e paziente.” Ha ripubblicato un’inchiesta del New York Times sulle tattiche di diffamazione di Hollywood, collegandola direttamente alla battaglia di Lively.
“Baldoni nega le accuse, afferma ritorsione”
Il team legale di Baldoni ha fortemente smentito le accuse, definendole “categoricamente false” e accusando Lively di fare “affermazioni intenzionalmente scandalose” per danneggiare la sua reputazione. L’avvocato di Baldoni, Bryan Freedman, sostiene che Lively ha minacciato di sabotare il film rifiutandosi di presentarsi sul set o promuoverlo a meno che le sue richieste non fossero soddisfatte.
Freedman ha anche sostenuto che le affermazioni di Lively fanno parte di una campagna più ampia per danneggiare Baldoni e Wayfarer Studios, dichiarando:
“Queste accuse sono infondate e mirano a riproporre una narrazione mediatica per danneggiare pubblicamente il signor Baldoni.”
“Un Successo al Box Office in Mezzo a uno Scandalo”
Nonostante il turbinio dietro le quinte, It Ends With Us è diventato un successo al botteghino, anche se alcuni critici hanno preso di mira il film per aver, a loro avviso, romanticizzato la violenza domestica. Il deposito legale di Lively sostiene che l’ambiente di produzione fosse tutto tranne che potenziante, descrivendolo come lo sfondo di un “piano di ritorsione accuratamente progettato, coordinato e attrezzato” per silenziare lei e altri che si sono espressi.
“Lively Risponde: Una Chiamata al Cambiamento a Hollywood”
Nella sua dichiarazione alla BBC, Lively ha espresso la speranza che la sua azione legale metta in luce le “sinister tactics” di ritorsione di Hollywood e protegga altri dal subire abusi simili:
“Spero che la mia azione legale aiuti a sollevare il velo su queste tattiche per danneggiare le persone che parlano di cattiva condotta e aiuti a proteggere gli altri.”
Le sue parole colpiscono nel segno del continuo risveglio di Hollywood riguardo alle dinamiche di potere e allo sfruttamento degli attori che osano parlare contro comportamenti inappropriati.